domenica 7 luglio 2013

dissonanze discorsive

C: chissà come stanno, è da sette mesi che non vado a trovarli. Ho appena visto un film e tutto mi ha ricordato mia nonna. Quest'anno non è stato il Natale di sempre. Non ho visto mia nonna. E poi boh, alla fine del film, Annes era lì, ferma a letto. E mia nonna uguale. Mi sento una merda, non sono manco andata a trovarla, e poi...
A: Que yo no tengo la culpa,joder, yo lo he dicho, ella me lo dijo sabes? yo...
C: ... alla fine ci penso, il Parkinson, da un giorno all'altro. Quando non capiva nulla, non ci riconosceva, per colpa dei medicinali, mia mamma, santa donna, va là, torna con qualche kilo in meno, il volto sciupato, stanca...
A: Bueno es que al final, ostia, pues mira, yo se lo dije, que putada, si, que putada, es que..
C: Mi manca, e poi boh... non è facile. Però ecco, penso a lei, in questi giorni le scriverò una lettera, magari, voglio dirle quanto le voglio bene.. la cartolina è spesso anonima, la lettera è un ricordo, è più sentita, vuol dire proprio che l'hai pensata..
A: Es que bueno, me cago en todo, lo que...
C: sì penso che in questi giorni comprerò la lettera, gliela manderò, ecco piango di nuovo. Che idiota che sono. Che poi ci penso a lei. Penso a quella Vigilia. Cristo che tristezza, che desolazione, che scena triste. Il ricordo più bello era quando guardavamo Ben Hur, il sabato pomeriggio. Che bei momenti. E ora... e ora...
A: Joder, el parque, ese momento en el parque, yo no hice nada, que puta y que putada, la noche se me...
C: che poi magari un volo, da qui a là non costa manco tanto, son un'ora e mezza d'aereo, non è molto. Bene, ho deciso, domani prendo carta e penna e le scrivo. Lo faccio.
A: Y yo? y yo que? esssss qqqqq ssss ..........

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