mercoledì 21 aprile 2010

Ask the dust

Volete sapere della storia di Arturo Bandini, del suo sogno di diventare scrittore e del suo amore non corrisposto per una messicana di nome Camilla Lopez?


Lui, Arturo Bandini, giovane italoamericano ricolmo di grandi sogni che scappa dalle terre del Colorado, abbandona sua madre e si trasferisce nella L.A. degli anni 40.
Da qui parte la caccia all'esperienza, di quei frammenti di realtà che potranno diventare un qualcosa di importante.
Sempre alla ricerca di quel perfetto equilibrio tra realtà e letteratura, tra esperienza vissuta ed esperienza masticata. E'attraversato da personaggi che rappresentano uno vero stupro alla moralità, ma Bandini non cede. Filtra come una caffettiera, estraendo l'aroma di queste storie di uomini senza farsi troppo contaminare. Egli cerca di non essere investito da questi tratti peccaminosi.
Il suo è un lavoro ignobile a dirla tutta: osserva il dramma da attore più o meno passivo, rimugina e scrive.
Grazie ragazzi per avermi dato questi input; rimescolerò tutto e assieme al mio delirio di onnipetanza verrà un capolavoro letterario; ora potete continuare a vivere la vostra vita del cazzo.

Lei, Camilla Lopez, mejicana, giovane cameriera innamorata di un "vero" americano, stronzo fino al midollo che dispregia quei greasers messicani. Bandini se ne innamora, ma come si può ben capire è un amore non corrisposto. Lei inizia a percorrere la strada della disintegrazione fisica, del dispregio per una qualsiasi forma di amor proprio, di quel sedativo naturale di nome maria capace di somatizzare tutto il peso delle delusioni.

Volete sapere della storia di Arturo Bandini,del suo sogno di diventare scrittore e del suo amore non corrisposto per una messicana di nome Camilla Lopez?
Chiedete ai baristi di quegli squallidi locali o ai filippini che stanno per le strade. Chiedete alle Ford arrugginite degli anni 20. Chiedete alle luci fulminate dei motel o ai topi che impestano le loro stanze. Chiedete al vento tagliente che attraversa le strade di L.A. o al faccione di Washington riposto nella baconota da 1$.

Oppure chiedete ad Arturo Bandini, l'uomo che ha imparato ad ascoltare la polvere

domenica 11 aprile 2010

Jules Winnfield e il suo Ezechiele 25:17

« Ezechiele, 25:17. Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in realtà il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare, e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quando farò calare la mia vendetta sopra di te! »


ooooooh che belloooooo

E invece è una s*******a.

Sì, non c'è nessun Ezechiele che nel capitolo 25 al versetto 17 recita codeste parole. Il buon "predicatore" cerca di incutere una sorta di timore apocalittico del giudizio del Signore, recitando uno dei versi più significativi della scena cinematografica degli anni 90. Uao ma che stile sto Jules Winnfield!!!
E invece niente, presi per il c**o tutti.
In verità il vero versetto recita la visione di Ezechiele nei confronti dei Filistei abitanti delle terre di Canaan, in conflitto con il popolo israelita e poi sconfitti simbolicamente con l'episodio del gigante Golia (piccolo appunto per chi non lo sapesse)

Ora vi riporto l'autentico verso 17 del capitolo 25 di Ezechiele:

Farò su di loro terribili vendette,
castighi furiosi,
e sapranno che io sono il Signore,
quando eseguirò su di loro la vendetta».


Ecco, la matrice del giudizio divino è sempre presente sia chiaro. Documentandomi con un libro in particolare, ho avuto modo di vedere che il resto sono riferimenti sparsi a concetti, frammenti (insomma un copiataglincolla) dell'Antico/Nuovo Testamento; "il cammino del giusto"(Salmo I), "la buona volontà" dell'evangelista Luca o la "valle delle tenebre" (Salmo 23).


E quindi perchè? Che Jules abbia fatto un mix tra interpretazione propria, passi della Bibbia e sermoni ascoltati da piccolo, quando era obbligato ad andarci per fare la Prima Comunione?